Oggi ho fatto un errore da principiante. Mi ha contattato una ragazza che ha da poco pubblicato un libro di poesie e mi ha dato una copia, e parlandone le ho detto che almeno lei è carina e venderà. Lei all'inizio se l'è presa. Mi ha detto che sono come tutti gli altri, che nel momento stesso in cui le dico che è carina non rispetto tutto il suo impegno nella scrittura e nego la bellezza dei suoi versi. E qui ho fatto l'errore. Perché, proprio per rispetto di quell'impegno, ho voluto essere onesto sui suoi versi come in genere non sono mai, e le ho detto cosa penso delle sue poesie ribadendo che ALMENO è carina e quindi delle copie del suo libro si venderanno, il che secondo me non è un aspetto trascurabile della faccenda. A quel punto, ferita, se n'è andata. E a me è venuta in mente una frase che diceva il personggio di Philippe Gaston a metà di Lady Hawke, che cioè "i momenti più belli della mia vita me li ha dati la menzogna". E visto che la poesia conta poco o nulla alla fine, magari me la potevo risparmiare la mia sincerità. Potevo dirle sorridendo che è tutto a posto, è tutto bellissimo, vai avanti eccetera e tornarmene sereno a farmi i cazzi miei, e forse adesso stavamo tutti un pochino meglio di quello che stiamo.
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