giovedì 9 agosto 2018

a dir ti amo

Io questa storia della catena libresca in cui bisogna far vedere la copertina dei libri della nostra vita senza spiegare i motivi della scelta non la capisco. Non rivela il nostro gusto estetico – visto che molte copertine di libri sono invero brutte o anonime. Non aiuta la diffusione della lettura, perché non spiega cosa può darci quel determinato libro o cosa ci ha sconvolto al punto da cambiare il nostro punto di vista sul mondo. Non rivela nemmeno noi come amanti, perché la lettura, almeno per chi legge, è un’attività di grande trasporto passionale e non si accontenta della copertina, vuole tutto. Io vedo queste foto di libri, ma senza l’impegno di un pensiero o di una citazione che le accompagni, e mi sento come la Rossana del Cyrano di Rostand, quando Cristiano le si dichiarava: “Ma io t’amo, t’amo”. E lei di contro, sbadigliando: “Ma a dir ti amo sono bravi tutti. Ricama con quelle parole, ricama!”

2 commenti:

amanda ha detto...

Ma dove sta la raccolta di figurine?
Che poi se uno mi chiede il libro che mi ha cambiato la vita mica saprei quale dire, oppure potrei dire Asterix perché prima non leggevo e poi come una chiave mi ha aperto un mondo

lillo ha detto...

è una roba da fb e instagram