Oggi pomeriggio dopo una giornata passata a sentire i poeti romagnoli che leggevano nel loro dialetto senza traduzione, li ho sfidati al loro gioco e ho letto anche io in curdunnese. È finita che è piaciuta così tanto la lettura che ho venduto tutte le copie del mio libro, che però dobbiamo presentare domani, il che non so se sia un successo o un disastro ma è qualcosa. E un signore mi ha detto una cosa, parlando del dialetto, che secondo me è non solo bellissima ma va oltre ed esprime tutto quello che c'è da affermare sulla poesia: Non so che dice, ma ci credo.
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