Stanotte ho sognato di essere un colombaccio che se ne stava posato sulla cima del cedro nel mio giardino e guardavo quello nella casa di sotto chiedendomi chissà cosa si vede da laggiù e chissà che cosa pensa di me che sto quassù e ogni tanto mi scappava di gracchiare con una voce che sembrava un po' cupa ma in realtà era giocosa e tradotta significava Povero stronzo, Povero stronzo, Povero stronzo. Ma non sapevo bene a chi lo dicevo, se a me stesso in alto oppure a quello di sotto.
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