Et
voilà, è diventata una moda. Qualche giorno fa leggevo un pezzo sulla
distruzione dei Buddha di Bamiyan nel 2001 ad opera dei talebani che,
per protestare contro l'indifferenza delle Nazioni Unite, usarono le
stesse identiche parole di questi ragazzi: “Cosa ci importa dell’arte e
della storia se intanto c’è gente che muore di fame?”. Solo che quella
volta i Buddha li hanno distrutti per davvero con gli esplosivi. Per ora
pare che questi ragazzi non si spingeranno a tanto, ma
domani chissà, magari un mondo sempre più indifferente ci chiederà
questo sacrificio. Ma, mi chiedo, a questo punto che differenza c’è tra
le motivazioni di questi ragazzi e quelle dei talebani? E ancora, se
hanno ragione gli uni, hanno ragione anche gli altri? E ancora, se hanno
ragione i talebani, che ci fa una donna in un museo?
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