…Fred cominciò: – Hanno ammazzato il nostro compagno, e preso un altro. Il nostro compagno Tito è morto. Tito è morto. – E come gli chiedevano dove e come, allora anche Johnny ci si mise, e disse l’imboscata, e con un gesto infantile, proprio dei bambini richiesti di una adulta spiegazione, tendeva la mano [e] si sorprese a dire le stesse parole di Fred, col medesimo tono: – Hanno ammazzato il nostro compagno, e preso un altro. Il nostro compagno Tito è morto. Tito è morto. – Allora una vecchia si enucleò dal muro dei suoi figli e generi, spostandosi un lattante nipote da uno all’altro seno con un’antica destrezza, e disse: – Ed io che ho un figlio disperso in Russia! – Fred allargò le braccia a croce nel vuoto cielo e disse: – Ringraziate che sia in Russia. Vedete che cosa capita a noi che siamo in Italia.
[Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny, cap. 10]
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