Io devo essere sincero sono giorni che mi dico, da quando ho letto questa polemica sull'Ungaretti/Pirandello fascisti, che anche se condivido la necessità di rinnovare ogni singola cosa nella scuola, dai programmi alle prove di maturità, dalle modalità di scelta degli insegnanti a questa sorta di puzza al naso che hanno tutti per una sana bocciatura, di tutto ciò che condivido nei discorsi che gridano Basta e gridano Nuovo, devo dire che questa cosa di Ungaretti/Pirandello che vengono semplicemente bollati come fascisti non riesco a digerirla, forse perché come Calvino io pensavo che un classico non smette mai di dire ciò che ha da dire, e invece ora scopro che se il classico lo scrive un fascista non va bene, la trovo non dico nemmeno povera, o faziosa come pure credo sia per certi versi, ma così rozza come argomentazione che quando la dice chi insegna o scrive, e mi capita di leggerne di opinioni così, io penso che quegli insegnanti o scrittori fanno la prima cosa che non dovrebbe fare nessun insegnante o scrittore, invece di aprire le porte, le chiudono loro per tutti gli altri.
Nessun commento:
Posta un commento