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lunedì 22 aprile 2024

compagnia

Un'amica di mia madre le dice che secondo lei io non sono una persona di grande compagnia. Mia madre cerca di difendermi e le risponde: Non è vero che non è di compagnia, è solo che non parla molto, sta sempre chiuso nel suo mondo, è un solitario, è come un orso nella tana... Tu pensa se non avesse voluto difendermi.

domenica 24 aprile 2022

compagnia

La gatta che viene a chiamarti sulla porta e non la smette finché non esci, ma continua ad agitarsi finché non ti siedi davanti a lei, sulle scale, e solo allora corre a rifugiarsi dietro i vasi e l’annaffiatoio ed è contenta così, senza contatto, ma con te che riempi lo spazio bianco sulle scale.

mercoledì 6 ottobre 2021

compà

Io quest’anno al Salone non ci vado proprio. Non ci vado né in esposizione e nemmeno a farmi un giro. Mi dispiace pure, perché anche se alla fine non ti cambia un piffero nella vita – se non prenderti un sacco di soldi – mi ci diverto, ne riconosco l’importanza, e poi soprattutto ci si fanno incontri interessanti, ad esempio una volta ci ho incontrato Vivian Lamarque che mi ha scritto una lettera da consegnare ai miei gatti. Ai lettori ovviamente fregherà un ciufolo di tutto questo perché tanto chi ci va lo fa per vedere i mega scrittori stellari, mica per noi poveri scribacchini in versi. Però confesso che mi sento in colpa verso gli autori, perché comunque per un autore poter dire di esserci col proprio libro è importante, e io tutti gli anni a modo mio – fra il rocambolesco, l’arrangiato e il ridicolo – ci ho provato a farli girare. Una volta per dare una copia di un libro a Villalta mi sono sorbito un’intera presentazione in friulano dove per un’ora non ho capito una sola parola di quanto veniva detto e mi sono sentito come uno straniero in patria. Quest’anno però non ci riesco proprio ad andarci e in tutto questo, lo devo dire, la cosa che più mi ha commosso sono stati i messaggi di spinta e incoraggiamento di alcuni amici editori con cui mi incontro lì tutti gli anni. È una bella sensazione sapere che c’è qualcuno che fa il tuo stesso lavoro e invece di pensare “ecco uno stronzo di meno con cui dover combattere” ti scrive “Oh, cerca di esserci, compà, senza di te non sarebbe la stessa cosa”. Soprattutto il compà mi ha commosso.

sabato 21 marzo 2020

qualcuno ha suonato?

A tutti gli amici come me in isolamento dedico questa poesia del poeta bosniaco Izet Sarajlić, non perché oggi è il 21 marzo, ma perché la poesia, sempre, ci faccia sentire un po' meno soli. Soprattutto di sera.

Eravamo rassegnati ormai a non veder venire più nessuno
né con la slitta
né con la carrozza del vento,
quand’ecco che ha suonato qualcuno.

Zelja con il suo Klaudije?
Čedo?
I Radonic?

Zeliko non poteva venire.
Sono già tre mesi
che lo punzecchiano con le iniezioni
laggiù in ospedale.

Ivan Ivanovic non viene da tempo
benché dica sempre
vengo domani.

Eppure qualcuno ha suonato.
Si è visto bene che anche Puskin nello scaffale
si è rianimato tra i libri.

Forse è qualcuno che ama i giambi?
Forse qualcuno che la sa lunga sulle donne?

Va bene,
ma davanti alla porta non c’è nessuno.

Comunque io scriverò
“Qualcuno ha suonato”.
Perché anche i versi sono contenti
quando la gente si incontra.

venerdì 12 luglio 2019

compagnia

Viaggio con 35 minuti di ritardo ma sono in buona compagnia: Ricordi di mia madre di Yasushi Inoue. La signora di fronte a me con forte accento veneto mi dice: "Non lo conosco, ma dal titolo lei mi sembra un tipo molto sentimentale". E continua: "Deve imparare a staccarsi dalla figura di sua madre". "Ma quella nel libro è la madre di Inoue" le dico. "Fa niente, è probabilmente un transfert. Deve imparare a staccarsi anche dalle madri degli altri!" E dire che le Milf ad oggi erano una delle categorie che più mi dava soddisfazione.