Il caso letterario del giorno fra due amici che di sabato sera fanno discorsi noiosi. Io: Ma che Philip Roth lo pubblichi Adelphi invece di Einaudi di preciso cosa modifica nel nostro universo? Tanto per noi o che lo stampa uno o che lo stampa l'altro sempre davanti alle palle ce lo troveremo, e in tutte le librerie. E poi, va bene che è il colpaccio di Adelphi, ma a noi che non lavoriamo né per Adelphi né per Einuadi, fondamentalmente, che ci frega? Risposta del mio amico: A te non cambia nulla, a me rovina l'estetica dello scaffale che gli ho dedicato, vuoi mettere l'algila eleganza dei volumi Einuadi con pastelloni di Adelphi? Bleah!
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
sabato 16 marzo 2024
mercoledì 22 marzo 2023
logo
Uno che mi scrive per chiedermi se gli impagino un libro da stampare in un centinaio di copie e se gli metto in copertina, sotto il nome, il logo di Einaudi. Per farne che? Dice che fa più figo che mettercene uno come il mio. Provo a spiegargli che è una cosa illegale usare il logo di una casa editrice, ma tanto, mi dice lui, i miei amici mica vanno in libreria. Chi se ne accorge?
mercoledì 23 marzo 2022
sogno con memorie
Stanotte ho sognato di incontrare Giovanni Turi che mi diceva che Einaudi voleva rilevare TerraRossa, a patto che lui pubblicasse l’ultimo libro di Giuseppe Girimonti Greco, intitolato Mémoires de G.G.G., écrits par lui-même (tutto in francese). Giovanni allora andava in angoscia. «È perfetto, mi diceva, è troppo perfetto, questa cosa non mi piace per niente». In che senso perfetto, gli chiedevo, è troppo commerciale, ammicca al pubblico? «Macché commerciale, mi diceva lui, è talmente perfetto che non gli posso toccare nemmeno una virgola! Mo chi lo sente Giuseppe, dirà che non mi voglio impegnare sul suo libro, umaronna!». E sognando di arrivare a Einaudi tremava. #vitadaeditor