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lunedì 10 marzo 2025

l'anima guerriera

Io devo dire in queste ore continuo a ripensare all'articolo di Scurati sul fatto che abbiamo perso la nostra anima guerriera o qualcosa del genere, e lo metto in relazione alle immagini di ieri a Fasano quando dei tifosi hanno messo a ferro e fuoco la città per una partita di calcio e ho pensato che forse non è vero che lo abbiamo perso quello spirito guerriero, forse soltanto saggiamente abbiamo capito che va messo da parte quando si parla di cose serie come la guerra, per destinarlo a cose meno serie ma tutto sommato inutilmente divertenti come le partite di calcio, dove ci si può riempire di botte in libertà e dare fuoco a una città con le bombe carta, tanto si sa che il giorno dopo si ritorna tutti a casa ed è finita lì. A me poi più dei tifosi fanno orrore e paura certi ragazzini di oggi che senti alla tv sono in aumento, e sono capaci di ammazzarti, stuprarti, rapinarti, fare male persino i genitori e metterlo in un video, ma non per cattiveria, che non gliene frega nulla di nessuno, quanto perché sono anaffettivi, non provano più nulla per nessuno, quelli lo spirito guerriero non sanno proprio cos'è, ma se gli dici che possono confondersi coi droni secondo me sono contenti. Poi, povero Scurati, pensavo anche che nemmeno un anno fa dissero che era stato censurato dalla Meloni per una lettura televisiva su Matteotti e allora giù tutti a difenderlo come martire della libertà di espressione, adesso che scrive un articolo che non piace a nessuno ho letto pure quelli che gli danno del pazzo o del cretino e andasse lui vecchio rimbambito in guerra; ma questo, aggiungono, che fosse cioè un vecchio rimbambito guerrafondaio, si sapeva da sempre, e quindi se cretino lo era da sempre lo era anche l'anno passato che parlava di Matteotti, e forse era meglio se non ne parlava proprio, così nessuno lo condivideva, anche se parlava di Matteotti, o contro la Meloni. E ho pensato che davvero, dalle stelle alle stalle è veramente un attimo.

mercoledì 5 marzo 2025

innaturale

 Ho letto il pezzo di Scurati su chi combatterà le nostre guerre di domani, e ho letto anche i vari commenti di chi dice: Quello lì è un pazzo, noi non vogliamo guerre. E io sono d'accordo che non voglio guerre. Ma il punto è che, mentre leggevo, io stesso mi chiedevo: Sì, io non le voglio, ma gli altri? Perché mica siamo soli al mondo. Ci sono altri popoli oltre a noi, e non parlo di americani e russi, e perché non dovrebbero odiarci? C'è tutto un terzo mondo affamato e con l'acqua alla gola a cui finora abbiamo dato un dito e tolto un braccio. Non una concessione a loro favore, persino sulle problematiche ambientali che rendono sempre più inospitali le loro terre, tutto ciò che abbiamo fatto è stato rimandare di anno in anno delle decisioni impopolari perché ci costa troppo sacrificarci nel nostro tenore di vita. Molti di loro sognano l'Europa, ma ripeto, perché non dovrebbero odiarci? Perché siamo generosi e pronti all'integrazione e all'accoglienza? Per ora si accontentano di arrivare qui, spesso per mare, in gruppetti sparuti, spesso annegando o rinchiusi nei campi di concentramento organizzati coi nostri soldi, oppure finendo per strada a mendicare o sfruttati dalla delinquenza, o nei campi come nuovi schiavi, dormendo in baraccopoli fatiscenti che ci farebbero vomitare, ma perché mai un giorno, domani o dopodomani, man mano che invecchieremo e ci faremo più fragili, non dovrebbero volersi prendere, anche con la forza, tutto ciò che abbiamo e ci teniamo stretti? Le nostre stesse case? Sarebbe così innaturale? Non mi pare.

martedì 23 aprile 2024

rosicone

Lo so che non c'entra nulla col discorso sulla censura (in cui più o meno sono d'accordo con Travaglio) e ci faccio anzi la figura del rosicone, ma continuo a pensare a Scurati che se va in RAI gli danno 1800 euro per un intervento da 3-4 minuti e tutti dicono che è un corrispettivo nella media. Un paio di settimane fa quando sono usciti i bassi dati di vendita degli scrittori candidati allo Strega, gli scrittori dicevano che dai libri non si campa. Eppure Scurati insegna che se sei uno scrittore e arrivi a fare una comparsata in TV prendi lo stesso stipendio mensile di un insegnante o di un operaio. Se fai due comparsate o tre ti aggiri già dalle parti di un professionista. Ovviamente non è che chiamino chiunque, Scurati ad esempio (dando per scontato che tutti lo abbiano letto per come scrive e non perché ha scritto un romanzo su Mussolini) è famoso. Ma come si fa a dire che scrivendo non si campa? Bisogna scrivere e andare in TV almeno una volta al mese, ecco come si campa scrivendo. Scrivere come trampolino di lancio per la TV.