Sabato 17 agosto, muore un amico
e a noi non rimane che una domenica per ricordarlo
e questo sole malato che ha svuotato la piazza
lasciando tutti stremati dopo un’altra
festa inutile, senza più musica ma chiasso
coi gradini dove una volta siedevamo
macchiati per sempre di rosso. Non c’è silenzio
necessario ai ricordi per dispiegare le ali
per ripetersi ancora una volta. Sulla lingua
la tua voce quando salivamo il corso e t’informavi
di me del mio lavoro, m’informavo io della salute
e mi dicevi ogni volta “sto bene, l'abbiamo presa
in tempo” e intendevi la vita.
4 commenti:
un'abbraccio Lilluzzo, quello possiamo ancora prenderlo in tempo
La musica, la voce dei padri, quella del tuo amico si adagiano al sicuro nella conca della musica.
Me l'hai insegnato tu lo scorso anno.
Ciao...
Francesca
Anch'io ho perso un amico in agosto, diversi anni fa, proprio nel giorno in cui un'altra vita era nata.
Ti abbraccio Lilluz.
un abbraccio Lillo. Lascio un paese un pò più vuoto per quest'assenza per te così dolorosa.
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