È la rosa dei miei trentasette anni quella dai petali discreti appunto di un rosa delicato che scossa dalle piogge di gennaio si aggrappa alla sue spine e resiste. Imporporata di umori la sua luce risplende dolorosa e mite nell’oscurità che le si chiude intorno.
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"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa".
"Il Piccolo Principe"
Il buio le si chiude intorno come luce di scena sull'attore. Io non sopporto di ricordare gli anni da un po' di anni a questa parte. E non sopporto gli altri che mi ricordano gli anni. :-/
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