portarmi sulla lingua il tuo sapore che prude
il filo della tua schiena che scorre perfetto fra le labbra
dalla bocca al centro esatto della mia voce.
Volevo mia bella ferirmi sulla tua carne
e perdermi nel sangue dei nostri baci fluidi e densi
sentirmi innocente e fragile fra le tue braccia
nei tuoi singhiozzi di donna che forzano in luce
i segreti del cuore. Volevo morderti così
senza pudore, ardente e feroce, poi dolce ritrovarmi
ferito, in te guarito. Volevo mai più scordarmi
del tuo fiato, del tuo sapore di gatta
che mi fa un giorno più vivo, nascosto nella pelle
nell’incavo delle tue ascelle.
4 commenti:
porca vacca che bella!
lo sai vero cosa succede alle poesie che mi piacciono :)
:)
ma ce l'hai il porto d'ami? sono armi di seduzione...
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