A un certo punto qualcuno lassù pensò bene che, per risvegliare l’attenzione dell’inquietante numero di gente che pur sapendo leggere non leggeva, si dovesse puntare meno sull’arte – roba d’élite – per aumentare il numero di sceneggiatori di fiction nobilitati al ruolo di romanzieri, fumettisti giornalisti e cantautori che pur facendo altro venivano inseriti nel settore narrativa e poesia, show man tipo Fabio Volo che non scrivevano romanzi ma erano loro stessi il romanzo, si raccontavano. Per accorgersi, forse in ritardo che 1) anche per essere Fabio Volo ci vuole talento, spesso non replicabile e 2) quando viene a mancare persino quel talento si finisce per promuovere un non-libro scritto da un non-autore e cioè il niente. Fine della letteratura.
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Ti prego Gesù bommino fammi vincere il premio La Giara della Rai e fa che poi col mio manoscritto ci facciano un film o meglio ancora una fiction. In questo modo la mia famiglia la smetterà di chiedermi che cosa faccio nella vita e quando dirò loro che faccio libri e scrivo storie non mi risponderanno mai più divertiti: “e come si mangiano?”
3 commenti:
mai provati ripassati in padella con aglio olio e peperoncino?
naaaa
gesù bommino...ascolta sto ragazzo, talento ce l'ha, ha studiato e non dice solo cazzate come fabio volo.
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