Finalmente, dopo quasi tre mesi di lavoro, dopo essermi consumato ogni momento libero per scriverlo e sistemarlo, ho finito il mio romanzo per il premio La Giara. Manca solo il titolo poi lo spedisco. Titolo che, come d’abitudine, mi sono sognato. Questo: Dolce e Meschino. Sono entusiasta. Poi ci penso un attimo, e mi accorgo che non è farina del mio sacco. Viene da un film di Woody Allen, Sweet and Lowdown (in Italia tradotto indegnamente con Accordi e Disaccordi). Comincio a chiedermi quante cose ho scritto pensandole del tutto mie, e che invece mie non sono, se non per il fatto che ce le ho incastonate nel cuore da così tanto tempo che fanno parte di me.
3 commenti:
o va bene lo stesso basta miscelarle bene con la tua dolcezza e senza meschinità
Bravo Lillo, aggiornaci sull'evolversi del concorso!
alla fine penso di essermi deciso per "calda come i baci che ho perduto". sempre una citazione, ma diretta.
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