Mio caro amico che mi scrivi in privato che col post di ieri su Pasolini ho esagerato, e che tutti hanno diritto di pubblicare tutto per campare e il mio è, evidentemente, l'attegiamento snob dei poverelli, di chi, ultima ruota del carro editoriale, se la tira perché non può gareggiare sul mercato, io da qui ti rispondo che sarò anche l'ultimo degli ultimi, ma la differenza fra noi due è evidente, quella che passa fra un architetto che sogna cattedrali e un palazzinaro che aspetta condoni. E scusa se è poco.
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