Qui sta finendo che i blog letterari più seri o rinomati (che cominciarono con l’idea di offrire maggiore “democrazia” attraverso il web, e apertura e qualità nella proposta rispetto all'asfittico e spesso nepotista mondo della carta stampata) stanno rapidamente diventando come vere case editrici, con richieste numerosissime di pubblicazione, interventi e recensioni, da parte di un mondo editoriale a dir poco brulicante, al quale, per mancanza di forze, rispondono: 1) col silenzio più o meno educato già proposto dalle maggiori case editrici, 2) favorendo, per comodità, nei loro spazi: amici e conoscenti e/o nomi già affermati che portano visibilità. Tutto questo alla faccia della maggiore “democrazia” e dello sguardo più ampio promesso al panorama letterario. Il tutto in meno di 10 anni. Complimenti.
1 commento:
«Mi hai rubato le parole di bocca».
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