giovedì 15 novembre 2018

morde

Quei momenti che hai scritto un racconto tutto emotivo, di pancia, che in parte parla di persone che conosci e in parte no, è pura invenzione, come è bene che sia, e tu poi lo rileggi e vorresti edulcorare alcune parti dell'invenzione perché sai che quelli che conosci si riconosceranno nella storia e se la prenderanno a male, non capiranno che è invenzione (non lo capiscono mai!). E tu sei lì che cerchi altre parole per dire l'uguale fatto ma con toni più educati e gentili, e il racconto s'agita, ringhia, si gonfia, rizza il pelo, mostra i denti poi morde. Come ti permetti, dice, come puoi? Come ti sentiresti tu se volessi tagliarti una gamba?