Carlo quando scrive a/di sua moglie
si dimentica di essere poeta
e va ben oltre una poesia ben pettinata
per dire col suo cuore arcobaleno
la festa che sarà col cuore in gola.
Carlo scrive con le mani tremolanti
le lettere grandi dei bambini
un amore senzapostrofo e pure
così grande che va così lontano
che io solo a pensarlo fa paura.
Questo amore che è come un nutrimento
di uva passa e noci.
Questo amore assurdo, irrealistico e quindi
in qualche modo sublime.
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