giovedì 5 agosto 2021

sessantotto

…perché nel Sessantotto non è che ci sono stati solo quelli che facevano sciopero o i simpatizzanti, no, no, e dopo, una volta arrivata l’onda del riflusso, sul bagnasciuga ci sono rimasti solo quelli che tiravano i sospiri di sollievo, e c’è anzi da stupirsi che ancora oggi ci si immagina il Sessantotto come un anno pieno di sessantottini mentre in realtà è stato un anno quasi come gli altri (e sottolineo quasi), pieno zeppo di non-sessantottini che mai avrebbero voluto esserlo e che mai lo sarebbero stati, che mai e poi mai avrebbero voluto essere confusi con quei cretini, con quegli stronzi di studenti che della vita non sapevano proprio niente o con quegli operai che pensavano solo a sciallarsela, un anno pieno zeppo di operai che volevano soprattutto evitare di essere confusi con chi tra loro pensava solo a sciallarsela, e anche in mezzo agli studenti c’erano degli studenti che volevano assolutamente evitare di essere confusi con quelli che scioperavano con tutti gli altri stronzi – sì, certo, una minoranza, però passato il mese di giugno del Sessantotto, c’è stato il miracolo: il primo luglio, quelli che non volevano essere confusi sono diventati la maggioranza, la folla si è alzata in piedi e, pubblicamente questa volta, ha fatto sapere che se ne andava al mare.

[Nathalie Quintane, Stand up, TIC edizioni, 2020]

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