Ieri
sera ho fatto questa cosa per me fuori dall’ordinario, sono uscito per
la seconda volta di seguito in paese e avendolo trovato assai più pieno e
movimentato della sera prima devo necessariamente aggiustare il tiro
rispetto alle mie considerazioni di ieri. Alcuni miei amici mi hanno
detto che era la prima volta che si riempiva così e c’è ancora da capire
se è stato un effetto del concerto di Niccolò Fabi, del caldo
disturbante o del primo sabato di agosto. Io per me posso solo dire che
le piazze erano piene, quasi nessuno portava la mascherina (e infatti
uno degli argomenti di discussione era se a settembre chiuderanno di
nuovo tutto oppure no) e fondamentalmente – almeno per me – molte di
queste mascherine erano gettate per terra, tanto per aggiungere
sporcizia alla sporcizia. Quindi, visto che siamo impotenti e non siamo
in grado di salvare il mondo, io mi sento dal mio piccolo di proporre
almeno questo a chi ha un conflitto con la propria mascherina: se la
devi mettere per sentirti più sicuro mettila, se non la devi mettere
perché ti dà fastidio lasciala a casa o mettila lì dove non rischi di
perderla e fare danni, magari la infili nelle mutande, ma per favore non
gettarla per terra perché, dopo tutto quello che abbiamo sentito negli
ultimi mesi, fa abbastanza schifo l’idea che qualcun altro debba
raccogliere qualcosa dove hai respirato, quindi piena di germi e altre
schifezze varie che ti porti dentro.
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
domenica 1 agosto 2021
in difesa dei netturbini
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