Poi ti svegli la mattina, guardi il TG e ti chiedi a che pro salvare le persone coi vaccini, se poi devono bruciare negli incendi o cotte a 50° o spazzate via da una inondazione o da un temporale tropicale, che si dice saranno sempre peggio. Il saggio direbbe che la vita è una sola e va goduta anche nel disagio più estremo. Non lo so. Mi sembra ci sia questa sorta di sbalzo o dicotomia, per cui da una parte siamo entusiasti dai risultati medici e dall'altro avviliti da quelli ambientali senza accorgerci che sempre di noi si tratta. Qui c'è da rivoltare il mondo come un calzino e non siamo nemmeno sicuri di cosa stiamo parlando.
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