In ascensore all’ospedale una giovane OSS assai vistosa toglie la mascherina mostrando due labbra carnose e peccaminose e, per giustificarsi: – Scusate, ma a me la bocca mi piace tenerla libera – ci sorride con malizia prima di uscire al piano successivo. Un paziente sulla sedia a rotelle che sta salendo con noi se la guarda tutta, dalla testa agli zoccoli fuxia, e mi dice: – Me’, che femmina quella, certi giorni aspetto l’ascensore anche mezz’ora solo per vederla, che poi cos’altro vuoi fare qui? Tutta qua me la sento – passa la mano spalancata a frugarsi la pancia – ma soltanto qua, però! Più sotto non scende! Niente. Tutto morto. Per fortuna che c’è l’immaginazione!
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