Per la veglia, hanno appena composto il corpo di mio padre nella bara al centro della stanza. Già da un paio d’ore hanno cominciato ad arrivare i parenti e i primi amici. Mamma sta seduta accanto alla bara, io entro ed esco dalla stanza perché non riesco a guardarlo. Entra un uomo di mezza età, alto, imponente, si avvicina alla bara, guarda a lungo mio padre, poi va da mia madre e senza salutare le chiede a bruciapelo, con tono inquisitorio: Quando è successo? – Stanotte, mentre dormiva. – Siamo sicuri? – Certo. – E dov’è morto? – Qui in casa, nel suo letto. – Com’è morto? – Ha avuto un blocco respiratorio. – Il tipo la fissa come per metterla alla prova, tanto che per un attimo mi chiedo se non sia un poliziotto. Si piazza al centro della stanza, allunga la mano verso il corpo di mio padre come se fosse un Giulio Cesare a teatro, e attacca un’orazione a voce alta e ferma: – Guardate, questi sono gli effetti di una politica assassina e criminale che ci sta uccidendo tutti, uno per uno, nessuno escluso, che ci vuole tutti morti. Per fortuna stiamo cominciando ad alzare la voce, era ora! Per fortuna stiamo cominciando a ribellarci e lottare. Io e mia moglie siamo fieramente No Vax e lo diciamo a testa alta. Noi non ci faremo schiacciare la testa! – Poi si gira, batte il pugno sulla cassa per salutarlo e dice: – Giovanni, sarai vendicato! – Si gira e, senza salutare, senza nemmeno farci le condoglianze, se ne va. Solo allora mia madre ha il coraggio di chiedermi: Scusa, ma quello chi è? – Il giorno dopo viene a trovarci un altro amico. Entra, saluta tutti dandoci le condoglianze, stringendoci forte le mani. Finché non arriva una nostra parente che lo guarda terrorizzata dalla porta, mi richiama con forza agitando la mano: Antonio, ma chi lo ha fatto entrare quello? – Perché? – Sua moglie ha il covid, è chiusa in casa col covid da ieri! Sta malissimo! E quel pazzo se ne va in giro così! – Per fortuna le finestre solo ben spalancate, ma non appena il tipo saluta ed esce dalla stanza, compare dal nulla una bottiglietta di amuchina che viene fatta girare fra i presenti perché tutti si disinfettino con cura le mani. Una mia vicina, che è persona buona ma eccessiva, mi chiede se non è il caso di passare con l’amuchina anche le mani del morto.
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