domenica 14 ottobre 2012

non potrai dire né fermare...

                                            a Sergio Pasquandrea

Non potrai dire né fermare
l’enorme quantità di chiasso
che si produce in una casa
se non bloccando le caviglie i polsi
alla consorte sfiancata
da stoviglie e panni i conti
per la spesa ai figli
in corsa intorno al tavolo tuo padre
che lamenta il suo dolore
l’innata fratellanza col vicino senza nome
che al piano di sopra
si trascina lentamente verso il bagno
apre il rubinetto ad annegarsi
e sai che domani
ti tocca asciugare le macchie. Tu scrivi
fra gli spazi lasciati vuoti
da gatto televisore e gastrite
fra le foglie cadute fuori sul balcone
nel pulsare che dà forza alla passione
della prossima emicrania.
Nulla torna ma sai che non c’è
non c’è che l’amore racchiuso
fra queste quattro mura che forza
per esprimersi ed esplodere
il tuo cuore diviso
da felicità e bisogno
che ti gonfia fuoriposto ventre e collo
come a un Buddha.

4 commenti:

Daniela Gentile ha detto...

o un Babaji!

bella..

sergio pasquandrea ha detto...

ehi, l'avevo vista su FB, ma non avevo notato la dedica.
grazie!!

lillo ha detto...

infatti su fb mi era sfuggita nel copia/incolla ;)

amanda ha detto...

da poeta a poeta :)