Faina o civetta del buio
venuta a rovistare fra i rifiuti
per sfamarsi d’inverno
tu diresti mai che un tempo
fosse padrona dei mari
regina zigzagante per il cuore
a suo piacere? Basta poco
alle parole a tramutare
l’anguilla in un niente
in un refuso accidentale
eppure – presa la mira
il colpo pronto in canna
verso l’orizzonte vuoto
e implacabile di storie –
esito m’inganno la perdono
preparo la gabbietta per il volo
di ritorno. Chiudo fuori
il mare.
2 commenti:
a un "niente" non si dedicano versi
vero :)
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