sabato 24 gennaio 2015

nord e sud



Stamattina, in riproduzione casuale, mi è capitato di sentire una dietro l’altra due canzoni diversissime fra loro ma realizzate nello stesso anno di grazia, il 1979. Fegato, fegato spappolato di Vasco Rossi e subito dopo Basta ‘na jurnata e sole di Pino Daniele. Tanto l’una è profondamente pervasa dello spirito underground della provincia emiliana, lo stesso che puoi trovare nei fumetti di Pazienza o nei romanzi di Tondelli, quanto l’altra è pregna della Napoli internazionale e meticcia che si spalanca sul Mediterraneo. Poi si possono emettere tutti i giudizi di valore sui due artisti, ma questo non mi interessa. Di entrambi quei mondi senti l’odore, il sapore, i colori, ne puoi toccare il cuore e anche la merda. Cosa che, mi pare, non succede più oggi nella musica che si sente in giro, tutta perfettina e asettica, intercambiabile, persino quella dei nuovi cantautori che non sai più da dove arrivano, perduti come sono in una provincia modellata all’Ikea, non hanno né nord né sud, né perfezione né errore.

2 commenti:

amanda ha detto...

E' come quando venivo al mercato in Puglia venti anni fa in estate, era una festa, mi si apriva un mondo nuovo, tutto diverso dal mio per profumi, colori, fogge, sapori; poi l'appiattimento, ed andare al mercato quando venivo in vacanza lì, non ha più avuto lo stesso significato di scoperta: le cose cinesi le trovo anche sui banchi a Padova, le cime di rapa ora le compro anche al mercato qui

marian. ha detto...

pensa...proprio oggi con Ale riparlavamo della morte di Pino e di quando, e purtroppo accadrà, morirà anche Vasco. Sono due artisti diversi, grandi e che non vanno paragonati per nessun motivo; ognuno a suo modo ha cantato e canta un tipo di generazione e di territorio...