giovedì 23 aprile 2020

talento

Oggi leggendo la recensione all’ultimo libro di Richard Powers (Il sussurro del mondo) che ha passato sei mesi da solo con gli alberi di una foresta per scriverlo e con cui ha vinto il Pulitzer, ho pensato che il mondo è pieno di aneddoti di gente che faceva il programmatore informatico oppure il factotum o l’autista di autobus e un bel giorno scrive un libro di successo e si scopre che in realtà era uno scrittore; ma mai del contrario, di uno che magari per vent’anni prova a scrivere un libro e poi si scopre che in realtà il suo vero talento era quello di fare il postino oppure il gelataio. E mai che nessuno dica: Sono contento, perché come romanziere era pessimo, ma il suo gelato mi ha salvato la vita più di una volta quando ero depresso.