Non ho mai letto un libro della Murgia, ma non ho mai ascoltato un disco intero di Battiato (non ci sono mai riuscito, a parte Fleur, quello sì veramente bello). Fondamentalmente non mi interessa nessuno dei due, e menomale perché se la Murgia avesse toccato uno dei cantanti che mi piacciono mi sarei inalberato anch’io. Però ieri ho notato questa cosa, e la dico, e cioè che esattamente un anno fa, aprile 2019, in molti condividevano i suoi post contro Salvini (“Salvini, tu non sai cos’è il lavoro!”) gridando: “La Murgia lo sa!”, mentre ieri gli stessi la condividevano per schernirla: “La Murgia, come al solito, fa la saputella e parla a sproposito!”. Siamo passati, a un anno giusto di distanza, da un polo all’altro in base all’obbiettivo che ci tocca. E a me pare che la Murgia, insomma, stia messa nell’opinione pubblica come la Diane Keaton di Amore e Guerra, “per metà santa e per metà vacca”, a seconda della metà che serve. Ma sempre meglio, come diceva Woody Allen, la metà che dà il latte.
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