martedì 28 aprile 2020

registro

Da stamattina ho registrato:
Uno scoiattolo arrivato lungo il muro
dagli albero di cedro in fondo al campo
ha preso possesso del ciliegio dietro casa.
Una lucertola mi è entrata in salotto
infilandosi nell’angolo e sfuggendo
scaltra al gatto che educato
mi fa doni da ospite e si accuccia
a ronfare sul letto. Una ghiandaia
planando sul giardino
si tuffa arruffando la cresta
nell’acqua verdastra della pila di pietra
sotto il salice. Irina mi chiama
mi dice con la voce stranita
cerca di venire vienimi a trovare
se muoio non ho altro da lasciare
che otto gatti e questo non fa bene
a nessuno. Intanto prendo appunti vedi
per progetti futuri, corrispondenze
o dialoghi che prima o poi ritorneranno.
Affetto il cavolo che ha, di Irina,
lo stesso colore degli Iris.
Mi scrive Ezio dal suo buio
dove non arriva la scrittura lenitiva
non arriva alcun messaggio né dai vivi
né dai morti. Lo registro qui con gli altri.
La Primavera a scatti mi manda
il suo messaggio: Ci ho riflettuto a lungo
e sai sono felice. Ci rivedremo in autunno
promette e dopo la vacanza
constateremo la morte di ogni editoria.
Che importa? Il sole splende, il mondo
procede senza libri. La poesia è dovunque.

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