Giovanni nato a L’Aquila nel 1989
quando finito si diceva il secolo corrotto
a ventitre anni sopravvissuto al terremoto
che gli ha strappato la casa
agli sciacalli mediatici alle panzane politiche alla rabbia
che ti guasta il sangue nelle vene
ghiacciato per sempre dopo l’ultima neve comincia
la sua terza vita. Suonava il jazz
in giro per la città si trascinava il contrabbasso
come una cassa da morto. Dopo il crollo
all’incalzare della sua seconda vita si è deciso
di averne abbastanza della morte di odiarla con tutte le sue forze
cominci a rompermi! le ha detto alla resa dei conti
la sua immagine spaurita nello specchio
dando una stretta all’esistenza come a una corda.
Studia architettura profugo a Pescara
deciso a ricreare la città rimetterla in piedi più sana
con anticorpi a prova di disastro.
Si è infilato così con decisione nell’immensa corrente della Storia
che non lascia meno profughi o più illesi
eppure rende gli uomini più liberi. Fa suo il motto zen:
assumiti la vita come lei assume te.
7 commenti:
"asumiti la vita come lei assume te" di questi tempi doppia assunzione di rischio e responsabilità
la maturità è una bella rogna.
Django? :-)
Francesca
eppoi, sarà a tempo indeterminato o a progetto ?
giardi: progetto di vita :)
francesca: franco nero! ;)
la maturità è una bella rogna.
«Ripeness is all», King Lear, V, 2 :-)
ahahah, shakesperare è meglio della treccani, per qualsiasi dubbio esistenziale! :)
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