venerdì 17 maggio 2013

pop-porno all'italiana


Leggevo poco fa una bella analisi sul consumo mondiale di youporn. Primo paese al mondo nella sua frequentazione: gli Stati Uniti, ed è quasi ovvio, in fondo il genere lo hanno inventato loro. Secondo la Germania, che in qualche modo dovranno pure sfogare tanto accanimento terapeutico al lavoro. Terzo la Francia, e i francesi sono sempre francesi, soprattutto nel cinema, sia che trombino a parole che a fatti. E, praticamente alla pari con la Francia, l’Italia, che mai si smentisce nel suo ruolo di trombamica.
Anzi, pare che se passiamo dai dati per singolo Stato a quelli per città, le prime due città al mondo per frequentazione di youporn sono Milano, numera 1, e Roma, numera 2. Al terzo posto la trombamica Parigi.
Hai capito perché (mentre noi qui al Sud moriamo coi trasporti di merda, da bravi coprofagi) tutte quelle discussioni sulla necessità di migliorare ancora un pochino il servizio del Frecciarossa fra le due capitali mondiali della sega libera? Ma ovvio, per venire prima! Così si possono dedicare meglio all’inculata generale del Paese.
A questo punto, però, mi chiedo: ma perché, con un tale consumo pro capite di porno (Sara Tommasi insegna), ci stanno così tanti film stranieri su youporn che non si capisce mai una mazza? Inglese, francese, giapponese, thailandese, di tutto di più, ma italiano proprio no, al massimo lombardo-veneto, che loro ce l’hanno sempre duro.
Sarà mica che per quanto scafati nel campo, manco sul porno ci facciamo rispettare all’estero? O all’improvviso in Italia sono tutti poliglotti? È vero anche che il vocabolario in certo cinema è parecchio intuitivo...

6 commenti:

amanda ha detto...

ma perché lo fate di persona personalmente il sesso, mentre gli altri si fanno le seghe davanti allo schermo

Marco Bertoli ha detto...

Parlando di porno -

Ho letto ora da Sergio Pasquandrea della tua iniziativa editoriale: ne sono felice e puoi stare certo che farò il possibile per venire in possesso della nuova rivista, per l'affetto e l'ammirazione che ti porto.

Ma non posso nasconderti la delusione nel vederne la copertina, del genere che mi sarei aspettato sul Max o prodotti del genere: la pornografia sterilizzata, tarata sul pubblico grassoborghese-pretensioso-gauche caviar di Helmut Newton. Non ho granché da dire contro la pornografia, anche se personalmente non mi piace: ma la raffigurazione di un uomo vestito accanto a una donna nuda mi è sempre parsa concettualmente violenta, un'immagine di sopraffazine, e hai voglia a patinarla.

Quando penso che avresti potuto scegliere una delle tue bellissime, profonde fotografie, mi sento… deluso, ecco.

Scusami. Con affetto immutato, Marco

antonio lillo ha detto...

grazie marco, per l'affetto e per quello che dici delle mie foto. in verità non decido io le copertine. nel senso che il direttore della rivista è un altro e decide lui cosa fare e come, io posso consigliarlo, gli do una mano sui pezzi, ma le decisioni alla fine le prende lui. anche io avevo dei dubbi sulla scelta di newton, però roberto (il direttore) è bravo, non sempre sono d'accordo con lui ma nel lavoro di squadra ogni tanto devi lasciar perdere e dare fiducia. poi non preoccuparti, ogni mese la foto cambia, e cambia pure il fotografo, un giorno chissà toccherà anche a me :)

marian. ha detto...

un pezzo davvero divertente, ironico come piace a me! L'immagine del treno- sega, la puntatina di lama alla Germania che con le sue politiche "nonsiamosemprepiùbravidivoi" ha rotto il cazzo! E qui la parolaccia si può accettare perchè è a tema con l'articolo!
da un altro punto di vista la pornografia è uno sfogatoio per solitudini turbate e/o perturbanti.

Aliceodiaigatti ha detto...

Beh, si sa... imparare ad usare la lingua, nel posto giusto, può far fare tanta strada... ;)

lillo ha detto...

alice, questa sì che è una sorpresa! :D