Un giorno morirò, andrò in Cielo e incontrerò Dio. La prima cosa che gli dirò sarà: «Ma si può sapere che ti ho fatto di male, che in vita, da che mi ricordo, mi è toccato sempre di vivere in case fredde, ma talmente fredde che alla metà di novembre non mi sento più le dita delle mani quando scrivo?» E lui, lo conosco bene il maledetto, lui mi risponderà così: «Lilluzzo, era per frenare i tuoi bollenti spiriti, che se ti davo una casa coibentata poi chissà che mi combinavi!»
3 commenti:
un giorno a furia di scrivere queste storielle diranno di me che ho un'ironia yiddish, già lo so... colpa dei miei cattivi maestri!
:D però dai ti ha fatto nascere in Puglia non in Scania
se intanto vai a vedere “Dio esiste e vive Bruxelles” scoprirai un paio di cose interessanti…
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