giovedì 29 settembre 2016

sacralità (a mantova)




Stamattina presto passeggiavo per Mantova e sono entrato in una chiesa. Luce radente del primo mattino umido. Un suono, una lunga nota, alta e monotona riempie lo spazio come l’eco di una campana, gli dà volume, infilandosi fra le panche e in alto fino alle volte nude, di una sacralità nuova e senza tempo. Musica ambient, mi dico ammirato. Immagino sia una sorta di installazione e penso che Mantova è davvero avanti, vera capitale della Cultura. Mi siedo in una cappella laterale, per godermela al meglio, e resto lì per mezz’ora, in estasi, prima di accorgermi che è solo l’accordatore che sta accordando l’organo a canne.



Un ulivo a Mantova.


3 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

Bella storia e bellissime anche le foto: chiese, sagrestie e arredi sacri ti sono sempre venuti molto bene.

C'è una scuola di compositori soprattutto tedeschi e statunitensi che si chiama Wandelweiser ("il saggio del cambiamento"? Mah) la cui musica è, potrei scommetterlo, identica a quella che hai sentito quella volta. Jürg Frey ne è il rappresentante più noto:

https://www.youtube.com/watch?v=TUZAnfz1GI0

Marco Bertoli ha detto...

Meglio ancora: https://www.youtube.com/watch?v=ZE1dEYRjjbA

lillo ha detto...

precisamente questa!