L’altro giorno, parlando del mio nome, una bellissima donna mi ha detto: “Non è mai casuale un cognome. Già questo tuo evoca storie forti. Corrisponde però a come ti percepisco. Come se tu fossi sempre in un imprevisto. In uno stupore a volte presente, a volte disorientato. Certo è, che come il tuo cognome, incarni qualcosa di fuori luogo.” A ripensarci, la trovo una definizione assai precisa, persino quando mi accorgo che vivere tutta la vita nell’imprevisto corrisponde spesso a viverla in un continuo stato di paura.
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