Certi giorni mi sembra uno scherzo, ma il problema quando dimagrisci troppo e non guadagni abbastanza è che poi ti ritrovi senza più un solo paio di pantaloni (sono tutti troppo larghi) e non sai come cacchio fare il cambio. Allora stringi la cinta e ti accorgi che non bastano i passanti per fermarla. Servono dei nuovi pantaloni insomma, ma prima ho cambiato gli occhiali, così sono tornato a vederci dove prima era tutto offuscato. Infatti ora se cammino mi sento più basso e ho cominciato a pensare a un racconto della Ortese in cui una bimba era più felice quando non ci vedeva ma una volta che ha messo gli occhiali si accorge di quanto è squallido il mondo e si rattrista. Io così triste non sarò mai (mi manca la giusta concentrazione per quello), però ci sono notti che nel sonno mi tocco il costato e visto che non c'è rimasto più niente, non un grammo di carne, mi sento qualcosa di duro e fragile insieme, come se fossi diventato di legno o di creta. Certe notti chissà perché mi sogno un uomo che mi molla un pugno con violenza e io mi frantumo in tanti pezzi.
1 commento:
"[...]Certe notti chissà perché mi sogno un uomo che mi molla un pugno con violenza e io mi frantumo in tanti pezzi."
ecco :)
Posta un commento