Ecco una storia che mi ha raccontato un amico editore. Un suo autore, convintissimo della propria caratura, aveva stilato una lunga lista di amici e parenti che avrebbe “certamente” comprato il suo libro, e quindi per “favorire” l’editore non aveva voluto nemmeno le copie omaggio, dicendogli che lui non avrebbe fatto regali e se loro lo volevano lo avrebbero comprato. Dopo un anno l’editore gli ha mostrato i dati di vendita. Tre copie vendute in tutto. L’autore a quel punto si è fatto il giro di parenti e amici sulla sua lista per scoprire che nessuno aveva comprato il suo libro, anche se molti gli avevano detto di sì. Non solo, suo cugino gli aveva spudoratamente fatto i complimenti pur non avendolo mai letto, mentre un caro amico ce l’aveva addirittura con lui perché se lo aspettava in regalo e l’aveva presa come una mancanza di considerazione. Non l’aveva comprato manco il figlio, dicendogli che comunque, avendolo scritto suo padre, non lo avrebbe letto. Alla fine della fiera l’autore ha giurato che non pubblicherà mai più un solo libro.
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