lunedì 15 ottobre 2012

montale e la volpe

L’ultima visita la ricordo in modo particolare. Non c’era nessun altro. Volevo presentargli la piccola Oriana. La guardò a lungo, le fece un segno della croce sulla fronte – come faceva a me quando partivo – e a bassa voce mi disse una frase di struggente dolcezza, un’altra petite phrase o uno dei suoi “amuleti”, un suo verso che io sola conosco, che mi accompagnerà sempre e che mi ripeto come una preghiera. Tradotta in prosa quotidiana, significa che in una futura esistenza avremmo saputo organizzarci meglio. 

(Maria Luisa Spaziani)

10 commenti:

amanda ha detto...

hai letto Montale e la volpe?

meraviglioso che la frase l'abbia serbata per sè e che ne abbia fatto il suo mantra

lillo ha detto...

me l'ha dato lei. ho una copia autografata ;)

amanda ha detto...

così non vale però!

lillo ha detto...

che vuoi, amanda, abbiamo amici importanti su questo blog ;)

Anonimo ha detto...

Love what you are doing with the blog man!

sergio pasquandrea ha detto...

Non so nemmeno perché, ma la Spaziani mi ha sempre ispirato un'istintiva antipatia. Lei, e anche le sue poesie. Se qualcuno me ne chiedesse la ragione, non saprei nemmeno spiegarmelo.
Del resto, adoro il Montale poeta, ma come uomo non doveva essere tutto 'sto gran che.

lievito ha detto...

la spaziani persona deliziosa.
scrissi, tempo fa, di una mostra di montale, la tavolozza color foglia secca, e lei mi scrisse dicendo che era una delle migliori cose che aveva letto sulla mostra.
a mano.
in una lettera piena di gratitudine.
chi glielo fa fare a un personaggio così di scrivere ad un oscuro giornalista?
io le sarò sempre grata.

lievito ha detto...

e questo pezzo è meraviglioso.

lillo ha detto...

io ne ho un ricordo altrettanto bello. avevo vinto un concorso di poesia ed ero, obiettivamente, il classico pesce fuor d'acqua, nel senso che ero seduto col gota della poesia e del giornalismo italiano, tutti grossi nomi, diciamo che ero l'unico senza una pagina su wikipedia. ero nervoso. lei stava seduta lontano da me, a un certo punto si è alzata per andare in bagno, ha girato intorno al tavolo dove si cenava, e passandomi dietro mi ha mollato una pacca sul collo, come uno di quelli scherzi che ci si fa a scuola. mi ha fatto ridere, e il mio nervosismo è passato all'improvviso.

lillo ha detto...

ah sì, gotha non gota, faccio sempre confusione fra capi...