La cattura di Preiti |
Stasera, sulla sua pagina Facebook, parlando della sparatoria di oggi davanti a Palazzo Chigi, il Presidente della Camera Laura Boldrini scrive questo:
La situazione della famiglia del brigadiere Giuseppe Giangrande mi ha molto colpito e commosso. La figlia è una ragazza giovanissima, poco più che ventenne, che ha perso la madre due mesi fa. Oggi suo padre è stato ferito senza motivo ed è in gravissime condizioni. Per la famiglia Giangrande queste sono ore di ansia e di angoscia. Dovremmo stare loro il più vicino possibile, fargli sentire che non sono soli. Noi, come istituzione, ci siamo. Mi auguro che si possa dare un segnale forte, che quando succede qualcosa ad un servitore dello Stato, lo Stato c'è.
Prima di andare all'ospedale Umberto I, dove è stato operato il brigadiere Giangrande, sono stata all'ospedale San Giovanni, dove è ricoverato il carabiniere Francesco Negri, con il quale ho potuto parlare. Per fortuna, nel suo caso, la situazione è sotto controllo. E' un ragazzo giovane e forte, orgoglioso di fare il suo lavoro e motivato a riprendere al più presto servizio.
Contesto due cose alla Boldrini. Primo, lo Stato dovrebbe esserci SEMPRE, per qualsiasi cittadino, e non solo per chi lo serve. Sarebbe quello, davvero, il “segnale forte”, che aspettiamo da tempo.
Secondo, e lo dico con tutto il rispetto per i feriti e per il dolore delle loro famiglie, se Luigi Preiti oggi ha sparato lo ha fatto non “senza motivo”, come dice la Boldrini, lo ha fatto per un motivo e uno solo, perché lo Stato non c'è, non c'è più per lui né per tanti altri, lo Stato lo ha abbandonato. E questo genera rabbia e la rabbia cieca vendetta, la più pericolosa, la più facilmente ripetibile. Dal suo punto di vista quell'uomo ha solo sbagliato il bersaglio.
La situazione della famiglia del brigadiere Giuseppe Giangrande mi ha molto colpito e commosso. La figlia è una ragazza giovanissima, poco più che ventenne, che ha perso la madre due mesi fa. Oggi suo padre è stato ferito senza motivo ed è in gravissime condizioni. Per la famiglia Giangrande queste sono ore di ansia e di angoscia. Dovremmo stare loro il più vicino possibile, fargli sentire che non sono soli. Noi, come istituzione, ci siamo. Mi auguro che si possa dare un segnale forte, che quando succede qualcosa ad un servitore dello Stato, lo Stato c'è.
Prima di andare all'ospedale Umberto I, dove è stato operato il brigadiere Giangrande, sono stata all'ospedale San Giovanni, dove è ricoverato il carabiniere Francesco Negri, con il quale ho potuto parlare. Per fortuna, nel suo caso, la situazione è sotto controllo. E' un ragazzo giovane e forte, orgoglioso di fare il suo lavoro e motivato a riprendere al più presto servizio.
Contesto due cose alla Boldrini. Primo, lo Stato dovrebbe esserci SEMPRE, per qualsiasi cittadino, e non solo per chi lo serve. Sarebbe quello, davvero, il “segnale forte”, che aspettiamo da tempo.
Secondo, e lo dico con tutto il rispetto per i feriti e per il dolore delle loro famiglie, se Luigi Preiti oggi ha sparato lo ha fatto non “senza motivo”, come dice la Boldrini, lo ha fatto per un motivo e uno solo, perché lo Stato non c'è, non c'è più per lui né per tanti altri, lo Stato lo ha abbandonato. E questo genera rabbia e la rabbia cieca vendetta, la più pericolosa, la più facilmente ripetibile. Dal suo punto di vista quell'uomo ha solo sbagliato il bersaglio.
3 commenti:
Lo stato per Preiti c'è stato: gli ha regalato la possibilità di rovinarsi al gioco con le sue stesse mani, dopo aver già perso il lavoro. Uno stato che raccoglie meno tasse dal gioco d'azzardo che dal pane crea i presupposti per l'alienazione.
solo una piccola nota: Laura Boldrini non è ministro, ma Presidente della Camera
http://youtu.be/wNH_9qzlTS4
Il bersaglio? Noi.
Francesca
Grazie della nota, Amanda :)
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