giovedì 8 settembre 2016

fred


Da alcuni anni ho una grande ammirazione per l’ignoranza. Ma non per l’ignoranza di chi dovrebbe essere preparato e che cerca a tutti i costi di nascondere queste sue oscurità. L’ignoranza autentica, direi primitiva, vera, e simile alla terra, alla melma che non contiene i semi di un qualsiasi arbusto o fiore, l’ignoranza che può creare dei gesti favolosi o anche delle illuminazioni che possiamo ricevere spesso dai matti o dall’infanzia. Fellini aveva dei lunghi legami con gente già ai margini […] Ne ho conosciuti due: Fred, un ex ballerino vincitore di una gara di resistenza e un ex pugile suonato. Aspettavano sotto casa per poi salire e svuotare il frigidaire. Regalavano un ascolto attento e misterioso. Federico lasciava cadere le sue parole dentro questi silenzi ammaccati e raccoglieva con finta indifferenza i loro problemi fino a quando decideva in qualche modo di risolverli. […] Riuscì a consegnare Fred a Mastroianni che lo tenne per lunghissimi anni fino a quando come i gatti morì lontano da casa. Io più degli altri, continuo a domandarmi quale tipo di nutrimento sia Federico che Mastroianni riuscivano ad avere da questi angeli custodi sconfitti. 

[Tonino Guerra, Piove sul diluvio]

1 commento:

Tita ha detto...

Grande film, grandi personaggi Ginger-Giulietta e Fred-Mastroianni.