giovedì 27 dicembre 2018

jannacci 1968!


Uno dei dischi di Enzo Jannacci di cui più si sentiva la mancanza era il 33 giri di Vengo anch’io. No, tu no, registrato e pubblicato nel 1968 ma mai ristampato in CD. Quest’album conteneva vari pezzi importanti del suo repertorio, dalla traccia omonima a Ho visto un re (che esprimevano tutta la carica più irriverente e per certi versi “insurrezionale” di Jannacci insieme a Dario Fo), da Giovanni telegrafista a Non finirà mai, fin alla famigerata La mia moroso la va alla fonte da cui attinse De André per la sua Via del Campo. Alcuni di questi pezzi era possibile ascoltarli smembrati fra varie antologie; di altri si trovavano tracce in giro ma a una qualità audio scarsissima. Di recente, sul canale YouTube di Jannacci (QUI) è comparsa una playlist con tutte le registrazioni effettuate dal Nostro nel 1968, dunque con tutte le tracce di quel disco più alcune outtakes (in verità pezzi minori ma ugualmente divertenti, come Il terzino d’Olanda) che è possibile ascoltare a una qualità audio perlomeno decente. Per un fan è davvero tanto. Il miracolo adesso, per me, sarebbe un’operazione analoga sul periodo Durium di Gino Paoli e sui dischi dell’ultimo Sergio Endrigo.

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