giovedì 4 aprile 2019

la parola liberata

Mi accorgo, dovendo presentare un mio libro domani e poi dopodomani, di non ricordarmi più che cosa ho scritto. Sto rileggendo il libro e mi dico: ma veramente, ma per davvero le ho scritte io queste cose? Proprio vero che la parola pubblicata è parola dimenticata, o meglio ancora liberata. Nel senso che l'autore se l'è covata dentro per così tanto tempo che una volta messa nel libro se ne libera, si spera, definitivamente (altrimenti si fa ossessione). A parte queste considerazioni il libro è bello, non per nulla l'ho scritto io, l'io che fui almeno e che ora è un altro, mentre mi rileggo con curiosità.

1 commento:

hzkk ha detto...

com'è andata ?