Uno che mi ruba una foto e la ripubblica facendola passare per sua. Lo sgamo e quello, con vera classe, si giustifica dell’appropriazione indebita citandomi Il postino di Troisi: la fotografia non è di chi la fa, ma di chi gli serve. Va bene. Ma continuo a chiedermi: se nel film la poesia rubata a Neruda serviva a farsi la Cucinotta, tu, con la foto mia, chi è che ti devi fare?
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