Sono due vecchi reduci della grande rivoluzione. Raggiungono la saracinesca chiusa del magazzino e attendono l’apertura insieme a molti altri. Il compagno magazziniere legge un comunicato: – Compagni, è una grande vittoria della rivoluzione aver raccolto dei mandarini. Significa che il popolo sovietico può ottenere ciò che vuole col proprio impegno e le proprie capacità. Ma non ci sono mandarini per tutti. Perciò abbiamo deciso che le minoranze religiose andranno cercare altrove il cibo.
Quattro ebrei ortodossi coi capelli corti sulla nuca e i boccoli che s’allungano ai lati delle facce scavate dalla fame e dal freddo si allontanano borbottando, mentre il magazziniere torna all’interno del magazzino.
Riesce dopo un paio d’ore.
– Compagni, con solenne gioia vi annuncio che le casse piene di mandarini stanno per essere scaricate dai nostri camion, ma non ce n’è una quantità sufficiente per tutti i cittadini russi. Perciò ne distribuiremo solo ai membri del partito.
I normali cittadini restano per un attimo a bocca aperta, intirizziti per il freddo, si scuotono, voltano le spalle e se ne vanno irritati.
Per altre due ore il magazziniere nuovamente si assenta, ma quando fa ritorno ha in mano una lista.
– Ho qui nominativi dei compagni che beneficeranno di questo frutto straordinario che non è per tutti, ma solo per i reduci. Per coloro che hanno cambiato le sorti del nostro grande paese cacciando la tirannia degli zar e regalando il socialismo reale al mondo!
I giovani del partito se ne vanno imbestialiti, ma non possono ambire al possesso di quel piccolo frutto strappandolo agli anziani che hanno messo a repentaglio la loro vita per la grande rivoluzione.
Ivan è Boris sorridono. Il magazziniere con un cenno li fa avvicinare alla saracinesca. E quando sono da soli comunica a bassissima voce: – Oggi abbiamo dato una sincera gioia al nostro popolo che se ne sta tornando nella fredda dimora senza mandarini, ma con un briciolo di orgoglio in più. Purtroppo devo comunicarvi che mandarini non ce ne sono. Né per voi, né per nessun altro. Però confido nel vostro silenzio che non spezzi la piccola gioia che sta ora nel cuore dei vostri compagni.
I due vecchi si allontano lentamente, un po’ per la vecchiaia è molto per il freddo che hanno penato. Lungo la via del ritorno Boris dice a Ivan: – Hai visto gli ebrei? A loro va sempre meglio che a tutti gli altri.
(Ascanio Celestini, Barzellette, Einaudi Stile Libero, 2019)
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