mercoledì 28 luglio 2021

scandalo

Leggo di quelli che si scandalizzano della Grafica Veneta che usava degli schiavi per stampare i libri delle maggiori case editrici italiane e ora dicono autofustigandosi: io non sapevo, immersi nel loro sogno dell'editoria come nuovo paese delle meraviglie. Intanto i libri li compravano su Amazon, dove usano altre forme di schiavitù, ma lì le cose si sapevano e bene e fondamentalmente ha ragione Walter Siti: essere scrittori impegnati in un mondo dove sapere o non sapere le cose non fa nessuna differenza, non cambia un cazzo di nulla nel nostro modo di vivere e migliorare il mondo, è fiato sprecato. Meglio scrivere e farsi i cazzi propri che avvellenarsi la vita per loro.

Nessun commento: