Oggi leggevo un sondaggio secondo cui un terzo degli italiani si dichiara “né con la Russia né con l’Ucraina”, sostanzialmente assume la posizione di Ponzio Pilato in attesa di sgozzare l’agnello per Pasqua. Fra gli altri, la maggioranza, peraltro inascoltata dalla classe politica, è contraria sia ad armare gli ucraini sia alle sanzioni economiche, ma richiede che a risolvere la questione sia la diplomazia. In quale modo, visto che non puoi opporti ai russi con la forza, né ricattarli sul piano economico, secondo me non lo sanno bene manco loro; anche se qualcuno considera che concedendo ai russi ciò che vogliono la smetteranno di rompere i coglioni, un po’ come si fa coi bambini un po’ troppo viziati (anche i bambini viziati possono essere felici). Ma cosa vogliono i russi? Qui le risposte si sprecano. Ovviamente la Nato fuori dalle balle, poi tutta l’Ucraina da denazificare nel giro di un paio di generazioni e già che ci sono anche la Versilia per farci le vacanze. Un mio amico che vive lì mi fa: Va bene. Sai che cambia, tanto qui ci vengono solo i milanesi, o russi o milanesi quando parlano non si capisce niente uguale. Basta che la finiscano.
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