Ogni tanto, non avendo io figli, né come me mio fratello, mi fermo a guardare i miei libri e fantastico sul loro destino, se finiranno al macero o in qualche camino quando degli estranei si prenderanno la casa, o in qualche bancarella dell'usato, e chissà se qualcuno leggerà quelli che mi hanno dedicato chiedendosi chi erano mai questi nomi, l'autore del libro e quell'Antonio a cui era stato dedicato, essendo noi tutti perlopiù sconosciuti ai futuri lettori.
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