Siccome mi voglio aggiungere al coro dei commenti, ho visto anche io lo specchietto coi numeri delle copie vendute dai finalisti del premio Strega, ma l'ho visto purtroppo mentre il Tg diceva che il servizio sanitario nazionale è al collasso e fra un 20-30 anni più della metà degli italiani sarà formata da vecchi con pensioni da fame che saranno costretti a spendere tutto ciò che hanno per curarsi nelle nuove cliniche a pagamento, altro che comprare libri. I più fortunati fra i nostri giovani, ovvero quelli con un minimo di possibilità economiche ed educazione, emigreranno in massa, come già fanno del resto. Mentre per chi arriva abbiamo un governo che invece di accogliere nuove forze fa dei distinguo su chi è italiano e chi no e chi può stare in classe e chi no, intanto che, ci dicono altri studi, regioni come la Calabria, la Basilicata e il Molise a breve non esisteranno più, saranno del tutto abbandonate. Desertificandosi. Quindi è vero che oggi ci sono pochi e sempre meno lettori, ma è anche vero che quello è un problema relativo, perché presto i libri non ci sarà più nessuno per comprarli. E questa purtroppo non è fantapolitica.
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