giovedì 11 aprile 2024

letto

Stamattina, aprendo gli occhi senza nessun entusiasmo, ho ripensato a Perfect Days, e mi sono detto che se c'è un motivo di invidia nella vita del suo protagonista Hirayama (che mi pare vita né eccessivamente felice né eccessivamente triste, proprio come la maggior parte delle nostre), sta nel fatto che ogni mattina riesce a svegliarsi con entusiasmo, rimette a posto il futon, si lava i denti, annaffia le piante, e può anche permettersi di godersi il cielo quando esce di casa. A me personalmente (almeno negli ultimi anni) serve mezz'ora solo per staccarmi dal letto. E mi diceva un amico col mio stesso problema che non riesce a godersi non dico il cielo ma nemmeno la colazione perché è troppo concentrato a rispondere a mugugni a sua moglie che invece è una che si sveglia sempre pimpante, molto più di Hirayama, ma al contrario suo parla tantissimo e se c'è una cosa che è davvero fastidiosa la mattina presto è qualcuno eccessivamente carico che ti parla addosso. Mica per nulla nel film il personaggio più fastidioso di tutti, quello che rovina l'incanto del silenzio, e per questo va in bianco, è il collega chiacchierone Takashi. Ben gli sta.

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