Ieri sera ho visto "La zona di interesse" di Glazer. Il film procedeva con tutta la sua lentezza analitica e appena disturbante e io continuavo a chiedermi: E allora? Non che sia brutto, ma forse dopo tanto parlarne mi aspettavo qualcosa di più. Invece era un buon film, niente di più e niente di meno. Poi certo ci sono anche pellicole che quando le vedi non riesci più a staccarti da loro e a pensare ad altro per tre-quattro giorni di fila. Ma, almeno per i miei gusti, non lo metterei fra quelli. Sempre meglio comunque di "Povere creature" di Lanthimos, di cui pure si è parlato tanto, una cosa che quando l'ho vista ho pensato solo: Ma che cazzata è? Forse anche qui mi aspettavo di più, ma è anche vero che Lanthimos è stato l'autore di "Dogtooth" che per idea e sentimento è praticamente tutto ciò che avrebbe potuto essere "La zona di interesse" se fosse riuscita a toccare le vette delle proprie ambizioni, invece di fermarsi a metà strada. Invece Glazer non è riuscito a fare un film altrettanto bello di quello del primo Lanthimos. E Lanthimos neppure.
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